mercoledì 28 ottobre 2015

Investimenti, tutti i peccati capitali dell’Italia in Formiche 26 ottobre



Investimenti, tutti i peccati capitali dell’Italia
Investimenti, tutti i peccati capitali dell’Italia
Il 22 e 23 ottobre, a Roma ed a Milano, si svolti due convegni internazionali, quasi in parallelo, con la stesso tema (o più precisamente con temi molti simili).
Il primo, quello romano, è stato organizzato dalla Fondazione Fastigi, un’organizzazione senza fini di lucro, che ha come soci tutti i principali “attori” italiani pubblici e privati nel campo delle infrastrutture e come missione la ricerca, la formazione e l’addestramento nel settore delle infrastrutture.
Il secondo, sotto l’egida del D20 (le banche di sviluppo del G20), era imperniato sul nesso tra investimenti a lungo termine (essenzialmente in infrastrutture), ripresa e sviluppo economico.
I due convegni sono stati organizzati in tempi non sospetti, diversi mesi fa. E’ quindi pura coincidenza che si siano tenuti mentre si metteva a punto la legge di Stabilità (di cui il 15 ottobre erano state inviate slide alla Commissione europea), prima di poterla inviare al Quirinale per il consueto esame preliminare al dibattito parlamentare. Quindi, mentre si tenevano i due convegni, indiscrezioni (intenzionali o immaginarie) sul testo della legge apparivano sui giornali.
Le indiscrezioni riguardavano un po’ tutto, ma non il presente (triste) ed il futuro (non lieto) delle infrastrutture in Italia. Secondo la bozza della legge di Stabilità, la spesa pubblica per infrastrutture sarebbe scesa a poco meno dell’1,5% del Pil, rispetto al 3,5% del Pil negli Anni Ottanta (in linea con la media OCSE di allora, leggermente caduta ad oggi in buona misura a ragione della riduzione nell’Eurozona e più particolarmente in Italia), del 2,5% alla fine degli Anni Novanta (in gran parte a ragione della contrazione della spesa pubblica per poter essere ammessi nell’Eurozona), a meno dell’1,5% oggi.
Dall’inizio della crisi finanziaria ad oggi, la spesa pubblica in conto capitale ha subito una riduzione del 40% circa. Alla riduzione della spesa per “competenza”, si aggiunge la paralisi, nonostante il decreto Sblocca Cantieri, attribuibile almeno in parte alle riorganizzazioni in corso sia al ministero sia negli enti e società ad esso collegati.
Quindi, mentre a Milano, il D20 declinava i vantaggi degli investimenti a lungo termine per la crescita della produttività e della competitività – quelli a breve e medio termine incidono principalmente sull’utilizzazione della capacità produttiva e dunque sull’occupazione, a Roma l’Italia delle infrastrutture pareva un Paese in apnea: molta voglia di fare, ma poche risorse finanziarie e pochissimi strumenti.
Ridotta a livelli così bassi la spesa totale, ci si concentra necessariamente su piccoli interventi di completamento e manutenzione straordinaria. Utili e spesso urgenti (si pensi alle strade di Roma Capitale), ma ben lontane dall’afflato che si aveva quando, ad esempio, negli Anni Sessanta il traforo del Monte Bianco venne costruito in appena tre anni e l’autostrada del Sole ci veniva invidiata in tutto il mondo. Solo colpa del “destino cinico e baro” che ci ha causato una pesante crisi economica?
Dal convegno di Roma è risultato che ci siamo fatti male da soli. Ad esempio, per programmare investimenti a lungo termine, in quasi tutti i Paesi si utilizzano matrici di contabilità sociale che consentono, applicando una modellistica di equilibrio economico, di stimare effetti ed impatti ed ottimizzare il loro contributo agli obiettivi di politica economica.
La matrice italiana è ferma al 1994 (quindi del tutto obsoleta), poiché nel 1996 il governo decise di eliminarla dal programma di lavoro dell’Istat; oggi siamo in imbarazzo nelle riunioni Ue su questi temi, poiché gran parte degli Stati membri dispongono dello strumento. Inoltre nel 2007 sono cessati i corsi di formazione in materia di preparazione e valutazione di investimenti pubblici ed anche il programma di sperimentazione con la Banca Mondiale ed il ministero dell’Economia e delle Finanze.
26/10/2015

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