L’opera di Roma va in Metro
ottobre 15, 2015 Giuseppe Pennisi
Suonare e recitare in metropolitana.
Un’iniziativa del Teatro dell’Opera per ricordare i numerosi artisti che nel
1944 furono trasferiti a Auschwitz
Per sabato 17 ottobre, il Teatro
dell’Opera di Roma ha programmato un’iniziativa in Metro. Attenzione, numerosi spettatori,
incluso il vostro “chroniqueur”, utilizzano regolarmente la metropolitana per
andare al teatro; c’è una stazione a pochi passi che consente di essere ben
collegati con l’intera rete. L’iniziativa è, invece, che strumentisti ed alcuni
attori viaggino nella nuova linea C dalle 18 alle 21 circa e nelle stazioni
Pigneto, Teano, Malatesta e di nuovo Pigneto (peraltro di architettura di
pregio) suonino e recitino. Il pubblico pagherà il prezzo normale di un
biglietto di metro.
L’iniziativa non è soltanto un modo
per avvicinare il maggior Teatro d’Opera della Capitale alla cittadinanza,
specialmente, delle periferie ma anche per ricordare i numerosi artisti
dell’Europa centrale che il 16 ottobre 1944 vennero trasferiti dal “campo di
concentramento” modello di Terezin (spesso esibito dal Governo nazista alla
Croce Rossa) su un unico treno – il kunstlertransinport (treno degli artisti) –
a Auschwitz e uccisi nelle camere a gas. C’erano alcuni degli ingegni più vivi
e brillanti dell’epoca: Hans Krása, Vikor Ullmann (la cui opera più importante
composta a Terezin è ancora in repertorio: si è vista qualche anno fa al
Festival dei Due Mondi a Spoleto), Pavel Haas, Gideon Klein, James Simom,
Raphael Schakter, Bernard Kaff, Carlo Tauber, Peter Klein, Viktohn, Egon Ledec.
Avevano tra i venti ed i quaranta
anni ed eraeno nel piano della loro creatività. Internati a Terezin
continuarono a comporre.
L’iniziativa non ha nulla di simile
al “’giorno della memoria” romano in ricordo del 16 ottobre 1943 quando gli
ebrei della Capitale vennero prima internati e poi inviati ai campi di
sterminio. È intitolata “Non Abbiamo Pianto”, e vi collaborano il
Comune di Roma, l’Atac, Rai Radio Tre, la Comunità Ebraica, la ditta Erebbian e
l’Ambasciata di Norvegia. L’iniziativa è stata predisposta dall’Associazione
“She Lives”.
Verranno suonate, da un complesso
dell’orchestra del Teatro, musiche di Pavel Haas, una delle vittime del 17
ottobre 1944, intarsiate con quelle di Lars Thoresen, il maggior compositore
scandinavo vivente, con il diario poetico scritto a Terezin da Viktor Ulmann,
ed i testi di Nicola Muschietello. Regia di Muschitello e Giorgio Barberio
Corsetti. Nelle tre stazioni saranno esposti disegni di Peter Kein e Bredrich
Fricka che ritraggono la vita quotidiana di Terezin.
Programmi analoghi ma in sale da concerto, verranno svolti, il 17 ottobre, a L’Aquila ed a Como.
Programmi analoghi ma in sale da concerto, verranno svolti, il 17 ottobre, a L’Aquila ed a Como.
Foto Ansa
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