L’anno d’oro della musica classica. Dopo quello di Mozart, spuntano
spartiti inediti di Gioacchino Rossini e di Gaspare Spontini
Scritto da Giuseppe
Pennisi | mercoledì, 9 settembre 2015 · 0
Pullulano inediti, nell’universo
della musica classica: alla vigilia del festival estivo di Salisburgo era stato
recuperato uno spartito giovanile di Mozart di cui non si conosceva
l’esistenza. Ora uno dei punti forti del Rossini Opera Festival diventa il
ritrovamento di un quintetto de La Gazzetta proprio di Rossini, che si
pensava perduto per sempre. E intanto da Jesi, dove sta per iniziare il Festival
Pergolesi Spontini, giunge la notizia di un inedito di Gaspare Spontini,
comparso improvvisamente sul mercato antiquario e del quale si ignorava
l’esistenza, e prontamente acquisito dal Festival.
È un brano di Andromaca, “Scena ed Aria / Cari figli, alme innocenti”, come si legge sul frontespizio del manoscritto autografo di Spontini recentemente acquisito dal Comune di Maiolati Spontini e ora conservato presso l’Archivio-Biblioteca-Museo Gaspare Spontini. Andromanca (1796) è una composizione giovanile della quale si ignorava del tutto l’esistenza fino a qualche anno fa, quando il manoscritto comparve improvvisamente sul mercato antiquario. Del resto sulla produzione italiana del compositore (quella cioè antecedente al suo arrivo in Francia nel 1803) vi sono ancora molti aspetti oscuri e non c’è da stupirsi se ogni tanto viene alla luce qualche nuovo lavoro del quale non ci era pervenuta notizia alcuna.
La Scena ed Aria verrà proposta in prima esecuzione in epoca moderna al Teatro Pergolesi di Jesi venerdì 11 settembre alle ore 21 dai Virtuosi Italiani, diretti da Alberto Martini con il mezzosoprano Antonella Colaianni nell’ambito del XV Festival Pergolesi Spontini, rassegna internazionale curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini e dedicata alla valorizzazione e alla riscoperta dell’opera dei due grandi compositori marchigiani, Giovanni Battista Pergolesi e Gaspare Spontini. La revisione critica della partitura di “Cari figli alme innocenti” è a cura di Federico Agostinelli per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini, è stata condotta sul manoscritto autografo che sarà oggetto di analisi e tenuto in esposizione l’11 e 12 settembre nell’ambito di un Convegno internazionale.
È un brano di Andromaca, “Scena ed Aria / Cari figli, alme innocenti”, come si legge sul frontespizio del manoscritto autografo di Spontini recentemente acquisito dal Comune di Maiolati Spontini e ora conservato presso l’Archivio-Biblioteca-Museo Gaspare Spontini. Andromanca (1796) è una composizione giovanile della quale si ignorava del tutto l’esistenza fino a qualche anno fa, quando il manoscritto comparve improvvisamente sul mercato antiquario. Del resto sulla produzione italiana del compositore (quella cioè antecedente al suo arrivo in Francia nel 1803) vi sono ancora molti aspetti oscuri e non c’è da stupirsi se ogni tanto viene alla luce qualche nuovo lavoro del quale non ci era pervenuta notizia alcuna.
La Scena ed Aria verrà proposta in prima esecuzione in epoca moderna al Teatro Pergolesi di Jesi venerdì 11 settembre alle ore 21 dai Virtuosi Italiani, diretti da Alberto Martini con il mezzosoprano Antonella Colaianni nell’ambito del XV Festival Pergolesi Spontini, rassegna internazionale curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini e dedicata alla valorizzazione e alla riscoperta dell’opera dei due grandi compositori marchigiani, Giovanni Battista Pergolesi e Gaspare Spontini. La revisione critica della partitura di “Cari figli alme innocenti” è a cura di Federico Agostinelli per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini, è stata condotta sul manoscritto autografo che sarà oggetto di analisi e tenuto in esposizione l’11 e 12 settembre nell’ambito di un Convegno internazionale.
– Giuseppe Pennisi
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