domenica 22 maggio 2011

Palermo bizantina accoglie Les Vêpres Siciliennes Milano Finanza 21 maggio

Palermo bizantina accoglie Les Vêpres Siciliennes
di Giuseppe Pennisi


L'opera Les Vêpres Siciliennes in scena al restaurato San Carlo di Napoli fino al 24 maggio rappresenta la prima edizione realizzata in tempi moderni del «gran opéra» commissionato dal Teatro Imperiale di Napoleone III nel 1855. Gianluigi Gelmetti, diversamente da ciò che accade di consueto, concerta la partitura integrale compresa di balletti e utilizza il testo francese.
Il regista Nicolas Joël ambienta l'azione in una Palermo medioevale densa di ricordi bizantini. Le scene sono di Federico Tiezzi, i costumi di Franca Squarciapino, la coreografia di Amedeo Amodio. Risulta vincente l'idea di svolgere l'ultima scena all'interno del Duomo di Monreale. Il fulcro del dramma è il tormentato rapporto tra padre, il proconsole francese in Sicilia Guy de Monfort (Diego Solari), e il figlio cresciuto invece tra i rivoluzionari, Henry (Gregory Kunde), ambedue in piena forma al pari di Orlin Anastassov (un Giovanni da Procida dipinto come un terrorista-stragista piuttosto che, quale appare di consueto, come un mazziniano ante literam). In questo dramma tutto al maschile, Alexandrina Pendatchanska, che interpreta la duchessa siciliana innamorata di Henry, ha un volume troppo piccolo per il vasto San Carlo. Applausi a Gelmetti e all'orchestra (ottimi i fiati e gli ottoni), nonché ai tre protagonisti maschili. Perfetta la dizione francese di Kunde e Anastassov, mediocre quella degli altri. (riproduzione riservata)

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