lunedì 7 marzo 2011

TRA LE RIGHE DEI TRATTATI EUROPEI SI AGGIRA UNO SPETTRO: IL DEBITO PRIVATO Il Fooglio Gazzetta 7 marzo

AND THE PAPER IS...
TRA LE RIGHE DEI TRATTATI EUROPEI SI AGGIRA UNO SPETTRO: IL DEBITO PRIVATO. La crisi del debito estero che attanaglia numerosi stati dell'’eurozona, argomenta Jerome L. Stein della Brown University nel Cesifo Working Paper Series No.3348 ("The Diversity of Debt Crises in Europe"), differisce profondamente da quelle che in passato hanno riguardato America Latina, Asia e Russia. Quindi le terapie adottate in quei casi - sostanzialmente un aumento della regolazione ed un più severo controllo della finanza pubblica - possono essere solo una parte della soluzione.
Nell'eurozona, il Trattato di Maastricht prima e il Patto di stabilità poi contenevano già gli elementi per una regolamentazione efficace e controlli rigorosi ma riguardavano esclusivamente la finanza pubblica e i suoi aggregati. A tali aggregati, in particolare ai saldi di finanza pubblica, è stata rivolta l'attenzione dei “controllori” tecnici e politici. Tanto i primi quanto i secondi hanno ignorato il problema dell'indebitamento eccessivo (specialmente sull'estero) del settore privato, la vera molla della crisi. Stein ammette di non avere una ricetta per evitare il ripetersi di una crisi d'indebitamento eccessivo del settore privato ma sottolinea come negli schemi su cui sta lavorando l'Eurogruppo se ne approfondiscano le fondamenta teoriche ed empiriche per trovare rimedi tali da non esacerbare i controlli su banche e imprese. (Giuseppe Pennisi)

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