lunedì 28 marzo 2011

QUANTO COSTA (AL PIL) IL DIVIETO DI UNIONI OMOSESSUALI La Gazzetta finanziaria de Il Foglio 28 marzo

AND THE PAPER IS...
QUANTO COSTA (AL PIL) IL DIVIETO DI UNIONI OMOSESSUALI
Da circa tre lustri un filone della "triste scienza" s'interessa specificatamente dei comportamenti di chi è attratto da persone dello stesso genere. Ogni anno all'assemblea scientifica annuale dell'American Economic Association ci sono sessioni specifiche di "Gay and Lesbian Economics" che analizzano principalmente aspetti micro-economici. Alla Emory University di Atlanta, un ateneo metodista e non certo radicale, ci si è posti una domanda che dovrebbe interessare anche il gruppo che, guidato da Enrico Giovannini (presidente dell'Istat), è alla ricerca di altri indicatori con cui integrare la misurazione del pil. Andrew Francis, Hugo M. Mialon e Handie Peg, nello studio che è sul punto di essere pubblicato, "The Effects of Same-Sex Marriage Laws on Public Health and Welfare", presentano i risultati di un'analisi empirica condotta negli Stati Uniti sulla validità o meno di alcuni luoghi comuni sui nessi tra matrimoni tra persone dello stesso genere, spese sanitarie e benessere nazionale. In breve, per esempio, negli stati in cui tali matrimoni sono vietati, il tasso di sifilide tra maschi è più elevato di quello riscontrato dove le unioni omosessuali sono invece ammesse; risultato: meno unioni dello stesso genere, più spesa pubblica per il settore sanitario. I divieti, allo stesso tempo, non sembrano incidere sui valori tradizionali della famiglia quali coltivati dagli eterosessuali. Insomma, le leggi che vietano nozze tra persone dello stesso genere fanno male al pil. Se lo dicono i metodisti… (Giuseppe Pennisi)

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