Nella lotta all’elusione il tentativo
andato male del Fatca americano
Tra i più interessanti tentativi di combattere elusione ed
evasione tributaria ci sono gli strumenti avanzati messi a punto dagli Stati
Uniti in questi anni: il Fatca (Foreign Account Tax Compliance Act) e il Crs
(Common Reporting Standard). In vigore, per quanto riguarda l’Italia, dal 1
luglio 2014, il Fatca nasce su impulso del governo americano dopo anni di
discussioni e tentativi di giungere un accordo in seno all’Ocse. Oggi vi
aderiscono quasi tutti i Paesi avanzati ad economia di mercato e ad esso si
accompagna il Crs (Common Reporting Standard).
Strumenti analoghi sono stati sviluppati in altri Paesi. In
breve le banche e gli altri operatori finanziari devono inviare alle agenzie
delle entrate nazionali le informazioni sui conti dei loro clienti. Per i
cittadini americani, i dati vengono trasmessi ad un ufficio speciale del fisco
perché li esamini e, se del caso, si rivolga alle agenzie dei singoli Paesi per
appropriata azione.
Funziona? Lo scorso settembre, l’Università del Texas ha
pubblicato una 'Guida' curata da un tributarista di livello, William Byrnes che
esamina gli effetti dei numerosi accordi intergovernativi scaturiti dal Fatca
dal punto di vista del fisco americano. I primi anni di vita dello strumento
indicano che, nonostante le penali fortissime previste dalla normativa,
l’insieme di accordi non ha generato alcun gettito aggiuntivo significativo.
Anzi il gettito da misure specifiche (pre-Fatca) per incoraggiare il rientro di
capitali è diminuito di alcune centinaia di milioni di dollari. Ancora peggio,
mentre prima del Fatca 1,1 milioni di americani residenti all’estero
presentavano la modulistica per essere contribuenti fedeli, all’ultima conta se
ne sono presentati solo 300.000.
Non solo. Il fisco americano ha dovuto aprire un ufficio
speciale a Dallas per il Fatca incorrendo in costi aggiuntivi. I consolati
americani si sono trovati affollati di persone con doppia cittadinanza che
chiedevano di lasciare quella americano: hanno dovuto assumere personale ed
affittare uffici, nonché aumentare da zero a 4mila dollari gli oneri per chi
vuole lasciare la cittadinanza americana. In breve, sulla base dei primi anni
di applicazione, allo stesso governo americano il Fatca non conviene sotto il
profilo della finanza pubblica.
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