giovedì 30 novembre 2017

LA SFIDA DELLA BREXIT COMINCIA SOLO ADESSO in Formiche mensile 1 dicembre



LA SFIDA DELLA BREXIT COMINCIA SOLO ADESSO
Giuseppe Pennisi


Perché occuparsi ancora della Brexit a circa un anno e mezzo dal referendum in cui i britannici hanno espresso la loro volontà si uscire dall’Unione Europea (UE) ed a diversi mesi dall’inizio dalle procedure per non fare più parte dell’Ue ma di definire nuovi rapporti tra il Regno Unito e l’Unione? In questi mesi, sia il mensile Formiche sia il web magazine quotidiano hanno trattato più volte dei vari aspetti della Brexit. E’ uscito a fine ottobre uno stimolante volume di Daniela Capezzone e Federico Punzi (BREXIT: La Sfida . Il ritorno delle Nazioni e la questione tedesca. Giubilei Regnani Editore pp.375 € 20) che è stato recensito sul web magazine di Formiche a fine ottobre. Il volume, che raccoglie non solo le riflessioni dei due autori, ma anche una vasta gamma di interviste, dialoghi , brevi saggi e articoli di altri, italiani e stranieri), pone essenzialmente un punto che pochi sollevato: quanto e cosa il resto dell’UE ha appreso dal fatto che uno dei suoi principali Stati membri abbia deciso di ‘uscire’ ed abbia scelto un metodo democratico e le procedure stabilite per farlo.
E’ questo l’interrogativo di fondo che ci dobbiamo porre tutti noi che restiamo nell’UE. Dalle  vicende dell’anno e mezzo che ha fatto seguito al referendum (il cui esito ha sorpreso gran parte degli europei dalle due part della Manica) non sembra né che l’interrogativo di fondo sia stato recepito o che vi stia dando un’adeguata risposta.
Attenzione lo stesso interrogativo era stato sollevato da Giandomenico Majone nel saggio The Europea Union Post Brexit uscito sull’European Law Journal Vol.33, Fascicolo1-1, ppl2-27, 2017) pochi mesi fa. Majone , classe 1932, è poco noto in Italia (tranne che un ristretto mondo accademico) perché ha insegnato quasi sempre all’estero ed è stato chiamato a fine carriera o quasi, all’Istituto Europeo di Fiesole , dove è Professore Emerito . Negli ultimi anni ha pubblicato numerosi libri importanti sull’integrazione europea quali  Europe as the Would-be World Power: The EU at Fifty. Cambridge University Press. 2009.. Dilemmas of European Integration: The Ambiguities and Pitfalls of Integration by Stealth. Oxford University Press. 2005, per non citare che i più noti. Majone si chiede , al pari di Capezzone e Punzi , se , dopo la Brexit, l’UE resterà essenzialmente immutata (anche se monca di una sua parte importante) od effettuerà ‘un adattamento dinamico’ alla nuova situazione. Ossia ammetterà ‘l’urgenza di cambiamenti radicali’nel proprio approccio all’integrazione’. In primo luogo, dovrà riconoscere che non è uno Stato, e tanto meno un Super-Stato. In secondo luogo, dovrà rinunciare all’obiettivo di trattare tutti (o quasi) i settori delle politiche pubbliche. Un adattamento dinamico’ richiede ‘leadership istituzionale’ e ciò non è compatibile con ‘il principio secondo cui tutti gli Stati membri sono uguali’. Majone individua una buona base teorica per Ue differente e dinamica nella ‘teoria dei clubs? del Premio Nobel (liberale e liberista) James M. Buchanan. Il principio essenziale di una organizzazione funzionale a livello sovranazionale è che le attività vengano selezionate specificamente  ed organizzate separatamente. Oggi – conclude Majone – è essenziale separare l’idea generale dell’integrazione europea con il modo specifico di darle attuazione. Una quindicina di anni fa, nel saggio   Europe simple Europe strong ,. Frank Vibert della London School of Economics è giunto a conclusioni simili tramite un percorso differente. Non è stato ascoltato. Con le conseguenze che oggi si toccano con mano: un’Europa litigiosa e che poco conta nell’agone mondiale. Anzi, invece di impostare una seria riflessione, oggi gli Stati Ue si stanno litigando le spoglie della Brexit , quali l’Agenzia per il Farmaco e pensano alla creazione di nuove strutture (quali l’evoluzione del Meccanismo Europeo di Stabilità in un Fondo Monetario Europeo). Ad un’Europa, quindi, più complicata e , necessariamente, meno dinamica. Non è stata ancora raccolta la sfida della Brexit.

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