lunedì 30 ottobre 2017

NUOVE MUSICHE ED I 70 ANNI DI SCIARRINO PONGONO PALERMO TRA LE CAPITALI DELLA MUSICA CONTEMPORANEA in MF 26 ottobre



NUOVE MUSICHE ED I 70 ANNI DI SCIARRINO PONGONO PALERMO TRA LE CAPITALI DELLA MUSICA CONTEMPORANEA


Giuseppe Pennisi

Si è appena conclusa la rassegna Nuove musiche al  Teatro Massimo. .Dedicata alla musica contemporanea la rassegna si riconnette idealmente a quelle Settimane Internazionali Nuova Musica che videro Palermo all’avanguardia in Italia negli anni Sessanta. Palermo sta tornando ad essere una della capitali europee della musica contemporanea . In Italia la precedono solo Roma e Milano in termini di musica contemporanea effettivamente suonata dal vivo. Si tratta di città molto più grandi di Palermo in termini di estensione e popolazione. Roma, che è alla pare con Berlino e supera Londra e Parigi , fruisce non solo di due lunghi festival di musica contemporanea , ma anche delle numerosissime iniziative attuate dagli istituti di cultura che hanno sede nella Capitale.
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La rassegna è stata ampia: da  Syracuse Blues di Jacob TV, ispirato ai suoni del mercato del pesce di Siracusa, in prima esecuzione a Diacritical Marks (Segni diacritici) di Nico Muhly, un quartetto d’archi in otto brevi movimenti, composto scegliendo di concentrarsi sui dettagli, “un puntino su una lettera, una minuscola rotazione dell’archetto”. All’esilarante  Sweet Air di Davide Lang, l’espressione con cui il dentista aveva presentato al figlio di Lang il gas esilarante usato come anestetico.  Non sono mancati Alvin Curran in programma For Cornelius per pianoforte composto in memoria di Cornelius Cardew, il compositore che, come scrive Curran, “non smise mai di destare stupore” e Steve Reich che ha concluso la prima parte con  WTC 9/11 Un quartetto rielabora le registrazioni di voci legate all’attentato dell’11 settembre al World Trade Center di New York.

La seconda parte  dall’1 al 4 novembre, sarò un grande omaggio a Salvatore Sciarrino, palermitano, uno dei protagonisti del panorama musicale contemporaneo internazionale, in occasione dei suoi settant’anni. L’omaggio include la prima rappresentazione italiana dell’opera Superflumina, cui si affiancano altre manifestazioni: l’integrale delle sue composizioni per flauto, che comprende anche gli ultimi brani per lo strumento scritti dal compositore, affidata a Matteo Cesari e Manuel Zurria ed eseguita spostandosi in tutte le sale del Teatro Massimo; una lectio magistralis di Salvatore Sciarrino, introdotta dal musicologo Pietro Misuraca; l’esecuzione di La bocca, i piedi, il suono per 4 sax solisti e un ensemble di 100 sax “migranti”, dai sorprendenti effetti spaziali e sonori Sciarrino è il compositore contemporaneo italiano più  premiato. Accademico di Santa Cecilia (Roma), Accademico delle Belle Arti della Baviera e Accademico delle Arti (Berlino), Laurea honoris causa in Musicologia Università di Palermo, fra gli ultimi premi conferiti a Sciarrino vanno citati: Prince Pierre de Monaco (2003) Premio Internazionale Feltrinelli (2003) Musikpreis Salzburg (2006), premio internazionale di composizione istituito dal Land di Salisburgo. Premio Frontiere della Conoscenza per la musica (2011) della BBVA Fondation.Premio Una vita per la musica (2014) Teatro La Fenice - Associazione Rubenstein di Venezia.Leone d'oro alla carriera per la Musica - Biennale Venezia 2016.
Superflumina , un grande successo in Germania (dove ha debuttato , a Mannhen, nel 2011) è il lungo lamento notturno di una donna senza dimora, esposta al disprezzo e all’incomprensione dei pochi che incrociano il proprio percorso con il suo, nei grandi spazi di una stazione ferroviaria, pieni di esseri umani poveri di umanità.
Per Superflumina, , Sciarrino mette da parte il mondo classico e le storie fuori dal tempo e sceglie un soggetto contemporaneo, benché intriso di reminescenze letterarie. Della fonte dichiarata, il romanzo di Elisabeth Smart, c’è più di una traccia nel delirio della donna fra richiami biblici, oscenità e frammenti sconnessi di un’esistenza passata. Opera di contrasti linguistici fra lo sconnesso lirismo del monologo della donna e la scabro vocabolario del quotidiano dei suoi anonimi interlocutori quando non degli annunci di ritardi di improbabili treni Intracity o di Extracityplus. E opera di contrasti anche nel tessuto musicale, che forse non ha l’elegante compattezza di altre opere del compositore siciliano, ma che combina con sagacia drammaturgica gli elementi più caratteristici della lingua musicale sciarriniana.

Pochi sanno che Sciarrino è autodidatta (benché formatosi privatamente, per qualche tempo, con Turi Belfiore e Antonino Titone), Sciarrino ha iniziato a comporre dodicenne, tenendo il primo concerto pubblico nel 1962. Considera "apprendistato acerbo" i lavori anteriori al 1966. Ciò che caratterizza la sua musica è la volontà di indurre il fruitore a un diverso modo di ascoltare e a una nuova presa di coscienza della realtà e di sé.
Nel 1969  Salvatore Sciarrino ha lasciato la Sicilia per trasferirsi a Roma e poi, nel 1977 a Milano. Ora vive a Città di Castello  Ha pubblicato con Casa Ricordi dal 1969 al 2004. dall'anno seguente, l'esclusiva delle opere di Sciarrino è passata a  RaiTrade.Vastissima la sua discografia, comprendente oltre ottanta titoli, pubblicati da etichette internazionali e più volte segnalati e premiati A Salvatore Sciarrino il Teatro alla Scala ha commissionato la nuova opera Ti vedo, ti sento, mi perdo che andrà in scena in prima assoluta il 14 novembre 2017. Stanno per uscire due CD, per la Decca,  che si caratterizzano per una rivisitazione creativa della musica del passato, recente e lontano: di Scuarrino il passato si specchia nel presente e quest’ultimo ne restituisce un’immagine completamente nuova e inattesa attraverso il mondo sonoro di Sciarrino, capace di trasfigurare le musiche più imprevedibili di Mozart, Chopin, Liszt, fino ai classici americani della canzone del secolo scorso. Il risultato è una nuova dimensione, verrebbe quasi da dire un capovolgimento, del concetto di musica contemporanea.

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