· Spettacolo
L’Angelo sterminatore riceve l’Oscar mondiale della lirica
ottobre 30, 2017 Giuseppe Pennisi
L’opera The Exterminating Angel by Thomas Adès ha appena avuto l’Oscar
mondiale della liricaL’opera The Exterminating Angel by Thomas Adès ha appena avuto l’Oscar mondiale della lirica. L’Opera ha debuttato al Festival di Salisburgo nel luglio 2016. E’ una coproduzione del Festival con la Royal Opera House, Covent Garden di Londra, il Metropolitan Opera di New York, e la Kongelige Opera di Copenhagen, dove le rappresentazioni inizieranno il 28 Marzo 2018. In queste settimane è stata vista in 70 Paese in diretta HD dal Metropolitan.Tra questi Paesi non è inclusa l’Italia perché il distributore ha pensato che non attirasse pubblico. Esiste un ottimo DvD delle rappresentazioni a Salisburgo.
Ho avuto la fortuna di vederla il debutto il 28 luglio 2016 The Exterminating Angel (L’Angelo Sterminatore) è la terza opera di Thomas Adès , il quale ha anche concertato l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna. La regia è di Tom Cairns, autore anche del libretto; scene, costumi , luci, video e coreografia sono firmati rispettivamente da Hildegard Bechter, Jon Clark, Tal Jarden e Amir Hosseinpout. Al pari delle due opere precedenti di Adès (Powder her Face tratta da un fatto di cronaca e The Tempest da Shakespeare) è probabile che nei prossimi anni si vedrà nei maggiori teatri europei, americani ed asiatici.
L’opera presentata con un solo intervallo (a metà del secondo atto), è tratta dal film eponimo di Luis Buňuel del 1962. Inizialmente Buňuel avrebbe voluto intitolarlo Los náufragos de la Calle Providencia (‘ I Naufraghi del Viale della Provvidenza) per poi tornare al titolo, apocalittico, del romanzo di Luis Alcoriza su cui è basato. Dopo una serata al Teatro dell’Opera , un gruppo di persone appartenenti all’alta borghesia si riuniscono a cena. Quando uno dei commensali (una pianista) si mette al piano per suonare, e tutti si accorgono che si sta avvicinando l’alba, non riescono più ad uscire dalla villa. Restano reclusi , come bloccati da incantesimo(nonostante polizia, esercito ed anche religiosi tentino di tutto per dar loro una via d’uscita). Dopo qualche giorno di prigionia, alcuni di loro mostrano il peggio di loro stessi. Riescono ad uscire. Ma sarà una liberazione di breve durata. Restano ‘naufraghi’ . Una parabola, mista di realismo, surrealismo e religiosità, secondo Buňuel, della ‘condizione borghese’ intrappolata in se stessa ed incapace di comprendere il mondo.
L’opera di Vadès e Cairns è per certi aspetti, ancora più esplicita, e più dura, del film del 1962, ma soprattutto per la raffinatissima scrittura musicale, tonale e fortemente polifonica (in scena ci sono 15 personaggi), e con arie, duetti e concertati, ma anche con molto declamato. Richiede una grande orchestra con strumenti non convenzionali; ad esempio, l’introduzione è costituita da suoni di campane e per la prima volta in Adès trapela la musica elettronica (‘les ondes martelot’, un suono delicato e profondo di un ‘angelo sterminatore al tempo stesso seducente e distruttore). Lenta e quasi ossessiva nella prima parte, l’opera assume un ritmo incalzante nei due intermezzi e nella seconda parte per concludersi con un finale liberatorio (pur se sappiamo che sarà di breve durata).
The Exterminating Angel richiede 15 grandi voci. Alcuni degli interpreti (quali Anne Sofie von Otter, Charles Workman , John Tomlinson e Thomas Allen) calcano da trent’anni le scene anche italiane. Tra gli altri, tutti molto bravi anche come attori, spicca Audrey Luna, nel ruolo di Leticia , la cui aria dolcissima e trasparente della seconda parte porta alla liberazione (temporanea) dei ‘naufraghi’.
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