La sagra umbra e “La musica
dello spirito”
di
06 giugno
2017
È stato
pubblicato in questo giorni della 23esima edizione della Sagra Musicale Umbra.
Il tema di quest’anno è “Fratres: la musica unisce ciò che la storia ha
diviso”. Lo riproduciamo in calce a questa nota. Il festival ha come luogo
d’elezione Perugia, con concerti nella Basilica di San Pietro, nello storico
Teatro Morlacchi, nella chiesa templare di San Bevignate, nella Chiesa di San
Filippo Neri, nella Cattedrale di San Lorenzo e proseguirà, oltre a Norcia, nel
Museo di San Francesco di Montefalco, nell’Abbazia di San Nicolò di San Gemini,
nella Chiesa della Madonna della Villa a Sant’Egidio, nel Santuario di
Mongiovino di Panicale, nel Santuario della Madonna dei Miracoli di Castel
Rigone, nel Chiostro di San Francesco di Acquasparta, nel Museo di San
Francesco di Trevi, nella Sala Sant’Antonio di Torgiano, per finire nella
Basilica Superiore di S. Francesco di Assisi. Anche in questa edizione la Sagra
Musicale Umbra offrirà una vetrina speciale ai giovani talenti umbri con i
“Concerti di Mezzodì” a Palazzo della Penna a Perugia, con cinque appuntamenti
alle ore 12. Più che commentare il programma, è opportuno ricordare che la
sagra umbra è considerato il più importante festival di “musica dello spirito”
del mondo.
Cosa è la
“musica dello spirito”? Hans-Halbert Courtial, fondatore della manifestazione e
presidente della Fondazione Pro-Musica e Arte Sacra fornisce una interessante
definizione sottolineando “la sacralità della musica a capo di una missione, al
vertice di una idea”. Ciò vuol dire “offrire la musica come uno strumento
incommensurabile di elevazione spirituale, proponendo al pubblico di vivere un
concerto non solo come esperienza estetica, ma come viaggio nella coscienza,
come percorso nella dimensione più interiore - e religiosa - della persona
umana”.
Sono parole
che esprimono un concetto antico. Platone considera la musica come la più alta
delle filosofie. William Shakespeare, nell’inizio de “La Notte dell’Epifania”,
fa affermare ad uno dei protagonisti: “Se la musica è cibo dell’amore, continua
a suonare”.
L’amore più
forte è quello per l’Alto e, quindi, per il proprio prossimo – precisa un
personaggio del play shakespearisno. Una nota personale. Nella
seconda metà degli anni Settanta, quando lavoravo in Banca mondiale, ero in
un’Etiopia dilaniata da guerre civili, siccità e carestie. Sulla riva del lago
Tana, a Gondar, dove mi ero recato per motivi professionali, vi era un solo
alberghetto, spartano, in collina, ma con vista su montagne e colline. A
ragione dell’altitudine e della fievole lampadina, alle 22 dormivo. Alle 5 del
mattino andai a sgranchirmi le gambe, scendendo verso il villaggio. Il silenzio
venne rotto da un coro da una grotta trasformata in Chiesa rupestre - una
monodia a più voci, prevalentemente di registro basso ma in cui i monaci più
giovani avevano un registro molto alto, analogo a quello dei controtenori. Il
testo e la partitura erano su un lungo rotolo in pergamena. Nel poverissimo ed
insanguinato “Impero” (dove l’aspettativa di vita alla nascita si aggirava sui
37 anni), cantando le loro preci mattutine con strumenti a percussione ed a
fiato, i monaci, tramite la musica, viaggiavano dal Bene al Bello verso l’Alto.
La composizione aveva molto in comune con l’antico Exsultet di Avezzano,
forse la prima partitura rimastaci (risale al nono o decimo secolo dopo
Cristo), ascoltata a Roma a Santa Maria Maggiore in una rara esecuzione diversi
anni fa.
Eppure,
quello espresso da Hans-Halbert Courtial è anche un concetto modernissimo. Il
16 aprile 2007 al termine del concerto per il suo ottantesimo compleanno, Papa
(Emerito) Benedetto XVI ha detto: “Sono convinto che la musica sia il
linguaggio universale della bellezza, capace di unire tra loro gli uomini di
buona volontà su tutta la terra e di portarli ad alzare lo sguardo verso l’Alto
ed ad aprirsi al Bene ed al Bello assoluti, che hanno la loro ultima sorgente
in Dio stesso. Queste parole di un Papa tedesco e teologo ricordano che in
Germania anche nell’epoca dell’ateismo di Stato nei Länder orientali,
l’educazione musicale è sempre stata tenuta in grande considerazione,
verosimilmente in quanto (unico) nesso con l’Alto. Lo si tocca con mano se, a
Berlino, si passeggia in una giornata di sole dalla parte del canale che scorre
accanto all’Isola dei Musei, le finestre dell’appartamento di tre locali in cui
vive Frau Angela Merkel (che non ha mai traslocato nella residenza di funzione)
sono aperte, si ascolta probabilmente musica classica dallo stereo di famiglia
(è quasi sempre acceso).
La “musica
dello spirito” è un repertorio solo per pochi fidelizzati? Niente affatto. Nel
2004, l’associazione di musica contemporanea “Nuova Consonanza” ha dedicato
alla “musica dello spirito”, il suo festival annuale. In un’estate di qualche
anno fa, vari festival italiani hanno consentito di effettuare un viaggio dal
tempo dei canti di Gondar e dell’Exsultet sino alla più sfrenata
contemporaneità quale l’opera-video con orchestra, solisti, mimi e live
electronics di Adriano Guarnieri, Pietra di Diaspro, presentata a
Ravenna ed al Teatro Nazionale della capitale. A Roma, la Fondazione Scelsi
offre concerti di ‘musica dello spirito’ in gran misura di ispirazione
orientale dato che la filosofia e la musica di quella parte del mondo
influenzarono profondamente il compositore Giacinto Scelsi.
Un anello
importante per raccordare l’antico con la contemporaneità è un periodo spesso
dimenticato (in quanto, successivamente, travolto dal barocco e dal
romanticismo): la musica ambrosiana dei decenni successivi al Concilio di
Trento, uno stile in parte imposto dal Cardinal Carlo Borromeo che richiese di
applicare con rigore i precetti musicali del Concilio (con i quali si vietavano
abbellimenti, soprattutto vocali, in quanto le preghiere vanno eseguite in modo
chiaro e nella giusta velocità). La musica ambrosiana divenne monofonica, ed
asciutta, imperniata sul falsobordone in cui il cantus firmus veniva
accompagnato con voci parallele ad intervalli consonanti. Non distante dal
declamato di Britten (si pensi alla cantata St Nicholas) e dalle
espressioni con cui si apre questo ventunesimo secolo. Un grande compositore
del Novecento Storico, Hans Pfitzener, illustra questo nesso in una bellissima
opera Palestrina, che manca da decenni dalle scene italiane. Si è
ascoltata a Perugia, nella Basilica di San Pietro, alla Sagra Musicale Umbra
del 1953 in forma di concerto con i Wiener Symphoniker e la Wiener Sinkäsemie,
con Karl Elmendorff sul podio. Programmata dal Teatro dell’Opera di Roma, per
il Giubileo del 2000, in co-produzione con il Covent Garden e il Teatro
Nazionale della Baviera, si è vista ed ascoltata a Londra ed a Monaco ma non
nella capitale.
C’è un
pubblico per “la musica dello spirito”? Negli ultimi anni l’attenzione alla
“musica dello spirito” è aumentata. Da sette, il Festival internazionale
musicale di maggiore importanza, quello estivo di Salisburgo, inizia con due
settimane di “ouverture spirituale”. Da diciassette anni a Pisa c’è un
significativo festival di musica sacra ogni settembre Anima Mundi ed a
Roma, da sedici anni, a fine ottobre-inizio novembre si svolge un festival
internazionale di musica e arte sacra nelle Basiliche vaticane con i Wiener
Philarmoniker come principale orchestra “in residence” con programmi articolati
dal primo Seicento, al Barocco, al Romanticismo, al Novecento Storico
(principalmente Britten) e alla contemporaneità, permettendo ancora una volta
un viaggio nei secoli.
In Italia
gran parte della “musica dello spirito” è finanziata da privati - quella
contemporanea da associazioni come Nuova Consonanza quella del passato da
fondazioni spesso di orientamento religioso. Nonostante il Paese abbia di fatto
abbandonato da decenni l’educazione musicale, per la “musica dello spirito” gli
spettatori non mancano se la qualità è elevata ed i prezzi dei biglietti
accessibili anche a fasce di reddito (come i giovani e gli anziani) non
particolarmente alte. C’è un’implicazione importante di politica pubblica:
smetterla con i finanziamenti a pioggia ma dare sostegno mirato a chi sa
attivare attività finanziate dal non-profit e dal privato, produrre musica di
qualità e attuare una politica di prezzi atta ad attirare sempre nuovi
ascoltatori.
Giovedì
07/09/2017
Anteprima
MEZZANOTTE
BIANCA DEI CORI
1)
Venerdì
08/09/2017 ore 21
PERUGIA,
Teatro Morlacchi
NDR
Elbphilharmonie Hamburg
JURAJ
VALČHUA, direttore
Mendelssohn:
Sinfonia n. 5 «Riforma»
Strauss: Don Juan
Strauss: Tod und Verklärung
2)
Sabato
09/09/2017 ore 17
MONTEFALCO,
Museo di S. Francesco
ORCHESTRA DA
CAMERA DI PERUGIA
HUGO
TICCIATI, violino e direttore
Christoffer
Sundqvist, clarinetto
Pärt: Silouan’s
Song
Mozart: Quintetto
in la maggiore K. 581 per clarinetto e archi
Auerbach: Sogno
di Stabat Mater
Pärt: Tabula
rasa
3)
Sabato
09/09/2017 ore 21
SAN GEMINI,
Abbazia di S. Nicolò
Ensemble
LIBERCANTUS
SIGNUM
SAXPHONE QUARTET
Martin
Luther: Sie ist mir lieb die werte Magd
Martin
Luther: Aus tiefer Not schrei ich zu Dir con sassofono soprano
Martin
Luther: Ein Feste Burg ist unser Gott con organo e quartetto di
sassofoni
Bach: Nun komm der Heiden Heiland (dalla Cantata BWV 62)
Heinrich Schütz: Wir glauben alle an einen Gott
- Prätorius: Mit Fried und Freud fahr ich dahin
Josquin
Desprez: Ave Maria
Canto
gregoriano: Ave maris stella con sassofono contralto
Peter
Wesenauer: Improvvisazione su Lieder e corali
Bach: Preludio Corale Mit Fried und Freud fahr ich dahin BWV 616
4)
Domenica
10/09/2017 ore 12
Sant’Egidio (Perugia),
Chiesa della Madonna della Villa
QUARTETTO
D’ARCHI DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA
Mariangela
Gualtieri, voce recitante
Silvia
Colasanti: Nuova
commissione della Sagra Musicale Umbra
5)
Domenica
10/09/2017 ore 17
PANICALE,
Santuario di Mongiovino
O/Modernt
chamber ensemble
Hugo
Ticciati, violino e direzione artistica del gruppo
Priya
Mitchell, violino
Lilli
Maijala, viola
Julian Arp, violoncello
Christoffer Sundqvist, clarinetto
Pärt: Fratres
Bach: Chaconne,
elaborazione di Hugo Ticciati
Messiaën: Quatuor pour la fin du temps
6)
Domenica
10/09/2017 ore 21
PERUGIA,
Chiesa di San Bevignate
WAED
BOUHASSOUN, voce
CORO
ARMONIOSOINCANTO
FRANCO
RADICCHIA, direttore
La voix de passion
7)
Lunedì 11/09/2017 ore 21
CASTEL
RIGONE, Santuario Madonna dei Miracoli
ODHECATON
Ensemble
NOVA ALTA
PAOLO DA
COL, direttore
Palestrina:
Missa Papae Marcelli a sei voci
Palestrina: Missa
sine nomine, nell’elaborazione di Johann Sebastian Bach
8)
Martedì
12/09/2017 ore 21
ACQUASPARTA,
Chiostro di San Francesco
CORO
GIOVANILE ITALIANO
Programma da
definire
9)
Mercoledì
13/09/2017 ore 21
PERUGIA,
Cattedrale San Lorenzo
ADRIANO
FALCIONI, organo
Programma da
definire
10)
Giovedì
14/09/2017 ore 21
PERUGIA,
Chiesa di San Bevignate
Concerto
Romano
Alessandro
Quarta, direttore
Luther in
Rom
Musica al
tempo del viaggio di Lutero a Roma
Anonimo del
XVI secolo: Occelino - Seria il mio servir felice - La barca del mio amore -
Giesu sommo conforto - Charitate amore Dei - Dolce Dio
Dalza: Piva
Desprez: Tu solus qui facis mirabilia
Festa: Jerusalem
quae occidis prophetas
Hesdimois: Tucto
il mondo è fantasia
Lurano: Noi
l’amazzone siamo
Mouton: Ave
Maria
Pesenti: Che
faralla che diralla
Roselli:
Kyrie dalla Missa Baysez moy
Timotheo: Uscirallo,
reste rallo
Tromboncino:
Amor! Che vuoi?
11)
Venerdì
15/09/2017 ore 21
PERUGIA,
Basilica di San Pietro
KÖLNER
AKADEMIE
Alexander
Willens, direttore
Bach: Le
quattro Missae breves BWV 233-236
12)
Sabato
16/09/2017 ore 12
Perugia,
Galleria Nazionale dell’Umbria
Ensemble
LIBERCANTUS
Ensemble
NOVA ALTA
VLADIMIRO
VAGNETTI, direttore
Scheidt: Vater unser im Himmelreich, strumentale
Schütz: Johannes-Passion
Scheidt: Canzon
cornetto
Victoria: Missa
Pro Victoria
13)
Sabato
16/09/2017 ore 17
Norcia,
luogo da definire
CORO
CANTICUM NOVUM
CORO
GIOVANILE UMBRO (Arcum)
ORCHESTRA DA
CAMERA DI PERUGIA
ALESSANDRA
MONTANI, violoncello
DANIELA
SCALETTI, pianoforte
FABIO
CIOFINI, direttore
Ola Gjeilo
(1978): Luminous Night of the Soul; O magnum Mysterium;
Pulchra
es amica mea ; Ubi caritas;
Sunrise
Mass, Messa sinfonica per coro e orchestra d’archi
14)
Sabato
16/09/2017 ore 21
ASSISI,
Basilica Superiore di San Francesco
LA NUOVA
MUSICA
DAVID BATES,
direttore
Allegri: Miserere,
con ornamentazioni da Giulio Caccini
Carissimi: Jefte
Schütz: Musikalische
Exequien
15)
Domenica
17/09/2017 ore 12
Torgiano,
sede da definire
Mario
Ancillotti, flauto
Lorenzo
Michele, chitarra
Villa Lobos:
Distribucao de Flores per flauto e chitarra
Bach: Partita in la min BWV 1013 per fl solo
Takemitsu: Towards the Seaper flauto e chitarra
Britten : Nocturnal per chitarra sola
Shankar: L’Aube Enchantèe (raga) per flauto e chitarra
Bach: Partita in la min BWV 1013 per fl solo
Takemitsu: Towards the Seaper flauto e chitarra
Britten : Nocturnal per chitarra sola
Shankar: L’Aube Enchantèe (raga) per flauto e chitarra
16)
Domenica
17/09/2017 ore 18
PERUGIA,
Basilica di San Pietro
ESTONIAN Philharmonic
CHAMBER CHOIR
ORCHESTRA DA
CAMERA DI PERUGIA
FILIPPO
MARIA BRESSAN, direttore
Arvo Pärt: Berliner
Messe Bach: Magnificat
MUSICA DI
MEZZODÌ
PERUGIA,
Palazzo della Penna
17)
Lunedì
11/09/2017 ore 12
GIANLUCA
PIRISI, violoncello
Musiche di
Bach, Britten
18)
Martedì
12/09/2017 ore 12
LUCA
FRANCESCHELLI, fagotto
ALESSIA
CECCHETTI, pianoforte
Musiche di
Saint Sains; Nino Rota
19)
Mercoledì
13/09/2017 ore 12
AGNESE
MENNA, violoncello
GIULIA
GAMBINI, pianoforte
Musiche di
Schubert; Debussy
20)
Giovedì
14/09/2017 ore 12
AZUSA
ONISHI, violino
ALESSIA
CECCHETTI, pianoforte
Musiche di
Bartok; Brahms
21)
Venerdì
15/09/2017 ore 12
FABIO
AFRUNE, pianoforte
Musiche di
Liszt, Schumann
MUSICA DELLA
SPERANZA
22)
Lunedì
11/09/2017 ore 15
UMBERTIDE,
Istituto Prosperius Tiberino
ENSEMBLE DI
FIATI DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA
Mozart:
Ouverture da Il Flauto Magico K. 620
Grieg : Peer Gynt dalla Suite n. 1
- Strauss figlio:Vergnügungszug op. 281; Marcia egiziana op. 335;
Im Krapfenwald op. 336
Gershwin: Selezione da Porgy and Bess
Sakamoto: «Merry Christmas, Mr Lawrence!» (1983)
Sontonga : «Nkosi
Sikelel’ iAfrika»
23)
Martedì
12/09/2017 ore 15
PERUGIA,
Complesso Penitenziario di Capanne
ENSEMBLE DI
FIATI DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA
Mozart:
Ouverture da Il Flauto Magico K. 620
Grieg : Peer Gynt dalla Suite n. 1
- Strauss figlio:Vergnügungszug op. 281; Marcia egiziana op. 335;
Im Krapfenwald op. 336
Gershwin: Selezione da Porgy and Bess
Sakamoto: «Merry Christmas, Mr Lawrence!» (1983)
Sontonga : «Nkosi
Sikelel’ iAfrika»
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Opinione tv
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