I LIBRI DEI MINISTRI: MAURIZIO SACCONI
LE RELiGIONI E L’ECONOMIA SOMMERSA
Giuseppe Pennisi
Una parte dell’ultimo libro di Luciano Pellicani – “Dalla Città Sacra alla Città Secolare”, Rubettino 2011- ha interessato molto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi: quello in cui si parla del “mercato delle Fedi” che ha preso piedi negli Stati Uniti e che sta trasformando le caratteristiche della società americana. Anche in quanto Sacconi ha letto il libro quasi in parallelo con gli ultimi saggi di Friederich Schneider, della Università di Linz, uno dei maggiori esperti in tema di economia sommersa (e di mercato del lavoro sommerso). Che nesso c’è tra la competizione tra Fedi per conquistarsi fedeli ed “il sommerso”? Andiamo con ordine.
In uno studio appena pubblicato dalla Banca Mondiale -"Shadow Economies All Over the World: New Estimates for 162 Countries from 1999 to 2007" World Bank Policy Research Working Paper No. 5356 , curato da Schneider in collaborazione con Claudio de Montenegro del servizio studi della Banca e Andreas Buhen dell’Università di Dresda, vengono presentate stime del sommerso in 162 Paesi nel periodo 1999-2007. Negli ultimi anni sfiorava il 39% del Pil di 98 Paesi in via di sviluppo, il 38% di Europa Orientale ed Asia Centrale ed il 19% in 25 Paesi ad alto reddito medio . Quindi, non è un problema unicamente o principalmente dell’Italia il cui “sommerso” è solo un po’ più elevato della media Ocse. Nell’altro lavoro- un’analisi puramente accademica (“The Shadow Economy and Shadow Economy Labor Force: What Do We (Not) Know?" IZA Discussion Paper No. 5769) – Schneider si chiede cosa si può fare in particolare per ridurre le dimensioni della “forza lavoro ombra”; risponde affermando che le politiche tributarie (in particolare il cuneo fiscale) e la regolamentazione (se troppo pesante) spingono a sommergersi.
E’ a questo punto che entra in ballo “la città secolare” con il suo “mercato delle Fedi” analizzata da Pellicani con strumenti analoghi a quelli che si impiegano per capire i mercati dei beni, dei servizi e dei fattori di produzione e per elaborare ed attuare politiche. Un ultimo saggio di Schneider ( "Religion and the Shadow Economy" ZEW - Centre for European Economic Research Discussion Paper No. 11-0389) esamina l’impatto delle Fedi sulle dimensioni dell’economia che più difficilmente appare nella contabilità economica nazionale (e dei pertinenti mercati del lavoro e gettito tributario potenziale). Il lavoro è a quattro mani di Friederich Heinemann del Centre for European Policy Research. E’ uno studio comparativo in cui si constata, dati alla mano, che i Paesi o le aree geografiche dove predominano l’Islam e le Fedi orientali (buddismo, shintoismo) sono anche quelli in cui il “peso” del “sommerso” è meno rilevante. Il fenomeno si addensa specialmente nei Paesi cristiani. Tuttavia, con un’eccezione, dove Stato e Fedi sono contigue si alleano per contenere il “sommerso” in una serie di relazioni che, in fin dei conti, convengono a tutti e due. Negli Stati Uniti dove, per ragioni demografiche (come la forte immigrazione dall’America Latina) il cattolicesimo pare vincente nel mercato delle Fedi, il “sommerso” è in ritirata , in parte a ragione di questa alleanza implicita basata su mutue convenienze.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento