Con una rete di coproduzioni, il Festival d'Aix-en-Provence (in corso sino al 25 luglio) anticipa quello che si vedrà la prossima stagione nei teatri italiani e stranieri. Il delizioso Acis e Galatea di Georg F. Haendel (co-prodotto con La Fenice) sarà al Malibran di Venezia in autunno.
La direzione musicale è di Leonardo Garcia Alarcon, l'allestimento calligrafico di Saburo Teshigawara e il cast è composto da giovanissimi. La breve opera è ben riuscita anche grazie all'impasto sensuale tra le voci, i flauti e le corde del piccolo organico. Arriveranno in Italia anche Thanks to my eyes di Oscar Bianchi (lavoro che ha inaugurato il festival) e il grandioso Il Naso di Dmitri Shostakovic, curato da Kazushi Onu (per gli aspetti musicali) e da William Kentridge (per quelli teatrali). La prima opera, commissionata per l'inaugurazione e destinata a una lunga tournée (la co-producono cinque teatri), si basa su quattro solisti, due voci recitanti e un ensemble di 12 strumenti. Il lavoro presenta in 24 rapide scene la maturazione di un giovane nei confronti di un padre-padrone. La scrittura orchestrale è elegante (dirige Franck Ollu), così come quella vocale (notevole il controtenore Hagen Matzer). Il Naso, co-prodotto senza lesinare mezzi con il Metropolitan, è una festa scoppiettante di trovate e tecnologia. Di Mozart è stato invece presentato un nuovo allestimento di La Clemenza di Tito con una sontuosa London Symphony Orchestra diretta da Sir Colin Davis. (riproduzione riservata)
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