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CLT - Musica, il 2011 sarà l’anno della Lisztomania
Roma, 10 gen (Il Velino) - Vi ricordate “Lisztomania” il bel film del 1975 in cui Ken Russell raccontava la vita di Franz Liszt come quella di una “pop star”? Il 2011 sarà l’anno della Lisztomania perché ricorre il bicentenario della nascita di Franz Liszt (1811-1886). Le iniziative pullulano. Tra le più significative quelle promosse dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in collaborazione con altre istituzioni. In particolare, Michele Campanella dedica interamente la sua attività di pianista e direttore d’orchestra al compositore ungherese da lui studiato e amato fin dall’età di quattordici anni. In programma concerti solistici con assolute rarità per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma (Sala Sinopoli, 11 marzo e 21 ottobre), al San Carlo di Napoli (7 aprile e in ottobre), a Buenos Aires e Rosario in Argentina (14 e 15 luglio), un concerto di musica corale all’Accademia Musicale Chigiana di Siena (20 aprile), l’inizio di una tournée con l’Orchestra Luigi Cherubini per l’esecuzione, in una sola serata, come solista e direttore, di tutta la musica per pianoforte e orchestra di Liszt che toccherà diverse città italiane fino ad arrivare a Varsavia e Mosca. All’attività di musicista, Campanella affianca quella di scrittore: il 10 marzo lo Spazio Risonanze del Parco della Musica di Roma ospiterà la presentazione del suo libro “Il mio Liszt” (Bompiani): lo studio di una vita e il racconto di una vera comunione artistica e spirituale, l’omaggio personale e sincero a un compositore da sempre amatissimo. E in uscita anche una collana di nove cd di composizioni pianistiche lisztiane per l'etichetta Brilliant Classic.
Fra gli appuntamenti di spicco di questo impegnativo 2011, quello del 30 settembre (replica l’1 e 4 ottobre), in cui Campanella raggiungerà Riccardo Muti a Chicago per il culmine delle celebrazioni lisztiane con l’esecuzione, insieme alla Chicago Symphony Orchestra, del “Primo Concerto per pianoforte e orchestra”: un incontro storico, un concerto che già si preannuncia memorabile. E ancora, torna la maratona lisztiana, organizzata dall'Accademia di Santa Cecilia, ossia “la maggior impresa lisztiana organizzata dall’Italia e una delle maggiori al mondo”: così è stato definito il progetto ideato da Campanella che, dopo la prima giornata del maggio scorso, coinvolge ancora una volta decine di pianisti fra giovani e promettenti interpreti e affermati concertisti, impegnati nell’esecuzione di brani di rarissimo ascolto o in prima esecuzione italiana. Un’impresa gigantesca che ha riservato molte sorprese, nell’arco di due giornate, dalla mattina alla sera, di sabato e domenica scorsi nella Sala Petrassi del Parco della Musica con le parafrasi delle “Nove sinfonie di Beethoven” (8 gennaio) e de "I Romantici: Weber, Schubert, Schumann e Mendelssohn” (9 gennaio). Tra gli artisti impegnati, Roberto Prosseda, Bruno Canino, Antonio Ballista, Maurizio Baglini, Monica Leone, Massimiliano Damerini. “Il carattere della rarità - ha scritto Quirino Principe anticipando i brani in programma nel concerto di Campanella - si sposa alla misteriosa ispirazione che investe le ‘cose ultime’ di un compositore e allo straniamento stilistico di quei lavori”. Il programma ha previsto, infatti, l’esecuzione della Sancta Dorothea R. 73 del 1877, La lugubre gondola II R. 81 del 1882, Nuages gris R. 78 del 1881, l’incantevole e magico En Rêve R. 87 del 1885, scritto da Liszt al limitare dell’esistenza, la demoniaca Bagatelle sans tonalité R. 60c del 1885, un diverso sguardo verso l’aldilà, la rarissima Ave Maria (Die Glocken von Rom) e infine il ciclo celeberrimo del Deuxième Année de Pèlerinage: Italie R 10b, composto tra il 1837 e il 1856.
“Franz Liszt - afferma Michele Campanella - vive ancora oggi della fama di sommo pianista, ma quale compositore di rango assoluto continua a subire un giudizio negativo diffuso da oltre un secolo e basato sulla conoscenza di pochissime sue opere. Il bicentenario della nascita può essere un’ottima occasione per scoprire qualcosa di nuovo del repertorio lisztiano e rimodellare l’immagine del compositore ungherese alla luce di un approfondimento che comprenda le opere spirituali,i Lieder, le parafrasi neglette, tutto quel versante che è in grado di trasformare il suo ritratto di musicista e di uomo. Come in pochi altri casi, questo anniversario può rappresentare una svolta nella ricezione del musicista commemorato. Tutto il progetto Liszt che mi impegna in prima persona come interprete, docente, scrittore e direttore artistico è concepito per questo scopo; sono orgoglioso del coinvolgimento di più di 70 miei colleghi italiani e dell’Orchestra Cherubini, nell’omaggio a un autore amatissimo dalla nuova generazione di pianisti del nostro paese. Ricordandoci l’amore che Liszt portava all’Italia, e alla sua lunghissima residenza romana”.
L’ultimo traguardo musicale di Campanella è l’esecuzione, come direttore d'orchestra e solista, in una sola serata, dei quattro capolavori lisztiani per pianoforte ed orchestra, ossia “Totentanz”, la “Fantasia Ungherese”, il “Primo” e il “Secondo Concerto”, vedendolo impegnato contemporaneamente come direttore e solista e con il fine di valorizzare la profonda coerenza delle partiture lisztiane, spesso trascurate. Questa intensa esperienza musicale si ripeterà grazie alla nuova collaborazione con l’Orchestra Luigi Cherubini, fondata e diretta abitualmente da Riccardo Muti. Proprio con questa famosa formazione orchestrale, Campanella inizierà una tournée italiana e internazionale, con quattro tappe a fine marzo (Piacenza il 25, Cremona il 26, Udine il 27, Parma il 29) poi Varsavia il 31, quindi in giugno Ravenna nell’ambito del celebre Festival, e a seguire in settembre Mosca alla Sala Chajkovskij. Come solista Campanella tornerà all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia l’11 marzo con un terzo e raro programma, replicato poi al Teatro San Carlo di Napoli il 7 aprile e poi nuovamente a Roma con il quarto e ultimo concerto, sempre a Santa Cecilia il 21 ottobre, mentre il 20 aprile sarà a Siena, per la rassegna “Micat In Vertice” organizzata dall’Accademia Musicale Chigiana, con l’Ensemble Vocale di Napoli e un programma dedicato alla musica sacra corale di Liszt. In programma la Via Crucis R. 534 per mezzosoprano, baritono, coro e pianoforte, il rarissimo San Cristoforo, leggenda R. 483 per baritono, coro e pianoforte e Le Crucifix R. 642 per contralto e pianoforte.
(Hans Sachs) 10 gen 2011 10:31
Roma, 10 gen (Il Velino) - Vi ricordate “Lisztomania” il bel film del 1975 in cui Ken Russell raccontava la vita di Franz Liszt come quella di una “pop star”? Il 2011 sarà l’anno della Lisztomania perché ricorre il bicentenario della nascita di Franz Liszt (1811-1886). Le iniziative pullulano. Tra le più significative quelle promosse dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in collaborazione con altre istituzioni. In particolare, Michele Campanella dedica interamente la sua attività di pianista e direttore d’orchestra al compositore ungherese da lui studiato e amato fin dall’età di quattordici anni. In programma concerti solistici con assolute rarità per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma (Sala Sinopoli, 11 marzo e 21 ottobre), al San Carlo di Napoli (7 aprile e in ottobre), a Buenos Aires e Rosario in Argentina (14 e 15 luglio), un concerto di musica corale all’Accademia Musicale Chigiana di Siena (20 aprile), l’inizio di una tournée con l’Orchestra Luigi Cherubini per l’esecuzione, in una sola serata, come solista e direttore, di tutta la musica per pianoforte e orchestra di Liszt che toccherà diverse città italiane fino ad arrivare a Varsavia e Mosca. All’attività di musicista, Campanella affianca quella di scrittore: il 10 marzo lo Spazio Risonanze del Parco della Musica di Roma ospiterà la presentazione del suo libro “Il mio Liszt” (Bompiani): lo studio di una vita e il racconto di una vera comunione artistica e spirituale, l’omaggio personale e sincero a un compositore da sempre amatissimo. E in uscita anche una collana di nove cd di composizioni pianistiche lisztiane per l'etichetta Brilliant Classic.
Fra gli appuntamenti di spicco di questo impegnativo 2011, quello del 30 settembre (replica l’1 e 4 ottobre), in cui Campanella raggiungerà Riccardo Muti a Chicago per il culmine delle celebrazioni lisztiane con l’esecuzione, insieme alla Chicago Symphony Orchestra, del “Primo Concerto per pianoforte e orchestra”: un incontro storico, un concerto che già si preannuncia memorabile. E ancora, torna la maratona lisztiana, organizzata dall'Accademia di Santa Cecilia, ossia “la maggior impresa lisztiana organizzata dall’Italia e una delle maggiori al mondo”: così è stato definito il progetto ideato da Campanella che, dopo la prima giornata del maggio scorso, coinvolge ancora una volta decine di pianisti fra giovani e promettenti interpreti e affermati concertisti, impegnati nell’esecuzione di brani di rarissimo ascolto o in prima esecuzione italiana. Un’impresa gigantesca che ha riservato molte sorprese, nell’arco di due giornate, dalla mattina alla sera, di sabato e domenica scorsi nella Sala Petrassi del Parco della Musica con le parafrasi delle “Nove sinfonie di Beethoven” (8 gennaio) e de "I Romantici: Weber, Schubert, Schumann e Mendelssohn” (9 gennaio). Tra gli artisti impegnati, Roberto Prosseda, Bruno Canino, Antonio Ballista, Maurizio Baglini, Monica Leone, Massimiliano Damerini. “Il carattere della rarità - ha scritto Quirino Principe anticipando i brani in programma nel concerto di Campanella - si sposa alla misteriosa ispirazione che investe le ‘cose ultime’ di un compositore e allo straniamento stilistico di quei lavori”. Il programma ha previsto, infatti, l’esecuzione della Sancta Dorothea R. 73 del 1877, La lugubre gondola II R. 81 del 1882, Nuages gris R. 78 del 1881, l’incantevole e magico En Rêve R. 87 del 1885, scritto da Liszt al limitare dell’esistenza, la demoniaca Bagatelle sans tonalité R. 60c del 1885, un diverso sguardo verso l’aldilà, la rarissima Ave Maria (Die Glocken von Rom) e infine il ciclo celeberrimo del Deuxième Année de Pèlerinage: Italie R 10b, composto tra il 1837 e il 1856.
“Franz Liszt - afferma Michele Campanella - vive ancora oggi della fama di sommo pianista, ma quale compositore di rango assoluto continua a subire un giudizio negativo diffuso da oltre un secolo e basato sulla conoscenza di pochissime sue opere. Il bicentenario della nascita può essere un’ottima occasione per scoprire qualcosa di nuovo del repertorio lisztiano e rimodellare l’immagine del compositore ungherese alla luce di un approfondimento che comprenda le opere spirituali,i Lieder, le parafrasi neglette, tutto quel versante che è in grado di trasformare il suo ritratto di musicista e di uomo. Come in pochi altri casi, questo anniversario può rappresentare una svolta nella ricezione del musicista commemorato. Tutto il progetto Liszt che mi impegna in prima persona come interprete, docente, scrittore e direttore artistico è concepito per questo scopo; sono orgoglioso del coinvolgimento di più di 70 miei colleghi italiani e dell’Orchestra Cherubini, nell’omaggio a un autore amatissimo dalla nuova generazione di pianisti del nostro paese. Ricordandoci l’amore che Liszt portava all’Italia, e alla sua lunghissima residenza romana”.
L’ultimo traguardo musicale di Campanella è l’esecuzione, come direttore d'orchestra e solista, in una sola serata, dei quattro capolavori lisztiani per pianoforte ed orchestra, ossia “Totentanz”, la “Fantasia Ungherese”, il “Primo” e il “Secondo Concerto”, vedendolo impegnato contemporaneamente come direttore e solista e con il fine di valorizzare la profonda coerenza delle partiture lisztiane, spesso trascurate. Questa intensa esperienza musicale si ripeterà grazie alla nuova collaborazione con l’Orchestra Luigi Cherubini, fondata e diretta abitualmente da Riccardo Muti. Proprio con questa famosa formazione orchestrale, Campanella inizierà una tournée italiana e internazionale, con quattro tappe a fine marzo (Piacenza il 25, Cremona il 26, Udine il 27, Parma il 29) poi Varsavia il 31, quindi in giugno Ravenna nell’ambito del celebre Festival, e a seguire in settembre Mosca alla Sala Chajkovskij. Come solista Campanella tornerà all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia l’11 marzo con un terzo e raro programma, replicato poi al Teatro San Carlo di Napoli il 7 aprile e poi nuovamente a Roma con il quarto e ultimo concerto, sempre a Santa Cecilia il 21 ottobre, mentre il 20 aprile sarà a Siena, per la rassegna “Micat In Vertice” organizzata dall’Accademia Musicale Chigiana, con l’Ensemble Vocale di Napoli e un programma dedicato alla musica sacra corale di Liszt. In programma la Via Crucis R. 534 per mezzosoprano, baritono, coro e pianoforte, il rarissimo San Cristoforo, leggenda R. 483 per baritono, coro e pianoforte e Le Crucifix R. 642 per contralto e pianoforte.
(Hans Sachs) 10 gen 2011 10:31
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Conoscete Matteo Macchioni? E' un tenore che ha partecipato nel 2010 ad "Amici": è appena uscito il suo singolo "Trasparente", scritto da Pacifico. Potete scaricarlo su iTunes e vi assicuro, merita! http://itunes.apple.com/it/album/trasparente-alzarsi-in-volo/id411653074?i=411653078&ign-mpt=uo%3D4
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