venerdì 14 gennaio 2011

Cassandra riporta lustro al Bellini di Catania 15 gennaio

InScena
Cassandra riporta lustro al Bellini di Catania
di Giuseppe Pennisi


Il Teatro Massimo Bellini di Catania ha meritatamente la fama di essere uno dei teatri europei con la migliore acustica. Negli ultimi anni non ha avuto, per una serie di vicende, stagioni lirico-sinfoniche in linea con il suo potenziale. Guidato da una energica sovrintendente e da un brillante direttore artistico, sta cercando di tornare ai fasti del passato.
Il primo segnale è stato dato l'anno scorso, quando è stata messa in scena una straordinaria edizione di Elektra di Richard Strauss. La nuova stagione è cominciata con uno spettacolo che ha attirato critici e suscitato l'interesse di molti teatri: la prima messa in scena in Italia, dopo oltre 60 anni, di Cassandra di Vittorio Gnetti (in scena fino al 19 gennaio). Sul lavoro è caduta una fitta coltre di oblio nonostante il suo debutto a Bologna, nel 1905, fosse stato concertato da Arturo Toscanini e l'opera avesse girato in Italia e anche a Vienna e New York. Ripresa in forma di concerto da Radio France nel 2000 e in versione abbreviata a Berlino nel 2009, Catania presenta l'opera integrale: 100 minuti di musica in un prologo e due atti con un libretto che segue i classici greci. La regia di Gabriele Rech pone il coro su un piano differente da quello dell'azione, che viene portata al tempo attuale come un dramma familiare di tensione ed eros. Buona la concertazione di Donato Renzetti a cui risponde efficacemente l'orchestra del teatro. Si alternano due cast. Cassandra è, come molti lavori di Strauss per la scena, un'opera al femminile: spiccano dunque Giovanna Casolla e Marianna Pentcheva. Di buon livello tutti gli altri. (riproduzione riservata)

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