giovedì 16 giugno 2011

Anche le micro-opere entrano nei grandi teatri Milano Finanza 4 giugno

Anche le micro-opere entrano nei grandi teatri
di Giuseppe Pennisi


A fine maggio, al Festival Montegral in Garfagnana, è stata messa in scena l'opera REDazione del 35nne Girolamo Deraco. La pièce ha luogo all'interno della redazione di un quotidiano dove imperversano i telefoni fissi e portatili e il direttore non tiene le redini della squadra, composta da un percussionista, sei fiati, un concertatore – tutti anche in grado di recitare ritmicamente.
La micro-opera andrà al maggior festival lirico scandinavo in estate e a Milano e Roma in autunno. L'anno scorso Deraco ha presentato l'esilarante Checkinaggio, un quarto d'ora di presa in giro di come si possono aggirare (con intenti terroristici) i controlli aeroportuali. Il compositore ha nel suo bagaglio un Abbecedario per Orchestra e due attori che è salpato da Bolzano verso verso festival internazionali e in cantiere un Amor che nullo che debutterà in luglio nel Tirolo. Non è però il solo autore italiano che, a fronte della crisi delle fondazioni liriche e delle grandi produzioni, viaggia verso micro-opere giovani per un pubblico giovane. Il Sogno di Arsenio di Marcello Filotei è stato presentato al Teatro Valle di Roma, mentre compositori di rango come Nicola Sani sono entrati nel mercato delle micro-opere con, per esempio, Centerentola.com che ha trionfato la primavera scorsa a Palermo e merita di essere ripresa in altri spazi. Infine Pollicino di Hans Werner Henze è stato lo spettacolo di maggior successo al Comunale di Firenze lo scorso autunno. (riproduzione riservata)

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